Antichi mestieri: perché non esistono più

La tecnologia ha ormai modificato completamente gli stili di vita e le abitudini di ogni persona, entrando  a far parte della nostra vita e conseguentemente mutandone tutti gli aspetti. Pensiamo al nostro lavoro. Se siamo degli impiegati, trascorriamo la maggior parte del tempo davanti al computer. Tempo fa, lo avremmo passato davanti a una macchina da scrivere. Ricordate il famoso film “Ladri di biciclette“? Il protagonista, che ha appena trovato lavoro come attacchino comunale, è disperato perché gli hanno rubato la bicicletta e non può più lavorare senza il suo mezzo di trasporto. Oggi, ci sono nuovi mezzi di locomozione che ci aiutano a lavorare e raggiungere il posto di lavoro con maggiore comodità. A questo mutamento radicale della nostra società corrisponde un mutamento del nostro modo di lavorare ma anche del nostro lavoro stesso. In questo articolo, vi parleremo degli antichi mestieri, cioè dei vecchi lavori.

Quali sono gli antichi mestieri

Antichi mestieri

Il lustrascarpe

Gli antichi mestieri sono quei lavori che non esistono più, perché

  • sono cambiate le tecnologie (oggi nessuno userebbe più la macchina da scrivere);
  • nascevano in un tessuto sociale fatto di povertà (pensiamo alla figura del “lustrascarpe”, sviluppato oggi in Paesi poveri);
  • il lavoro è diventato più flessibile.

In questo articolo, parleremo di quattro antichi mestieri, arrotino, pettinaio, cocciaio, scrivano, e vedremo perché non esistono più o perché stanno tendendo ad estinguersi. Se volete saperne di più, vi consigliamo di visitare questa pagina.

L’arrotino

Antichi mestieri

Forbici

In alcune città, qualcuno ancora ce n’è. E si sposta richiamando l’attenzione delle donne e ripetendo: «È arrivato l’arrotino», cioè colui che affila coltelli e forbici. Tra gli antichi mestieri, fino a qualche anno fa era ancora molto ricercato perché arrotare uno strumento da taglio era meno costoso che acquistarne uno nuovo. Nell’epoca moderna, consumistica e “usa e getta”, questa figura è ormai in disuso. Si preferisce acquistare una forbice nuova, piuttosto che affilarne una vecchia.

Il pettinaio

Pensate adesso ad un altro oggetto di uso comune: il pettine. Lo portate con voi in borsa (e sì, non negatelo, anche voi uomini ne portate uno, magari in auto!). Se si dovesse rompere, che ne fareste? Lo gettereste. Infatti, è di plastica e non lo avete pagato molto. Invece, tempo fa, i pettini venivano fabbricati a mano con avorio, legno, o scaglie di tartaruga o di pesci. Li costruiva il pettinaio.

Il cocciaio

Un altro degli antichi mestieri ormai in disuso è quello del cocciaio. Un tempo, gli oggetti per la casa venivano fatti a mano da dei professionisti nella lavorazione del coccio. Forse le vostre nonne in casa conservavano l’orinale o il pitale (che, pensate, sostituiva il nostro moderno water), o la monaca, un oggetto di coccio che veniva riempito di brace e messo sotto il letto per riscaldarlo. Oggi, con l’avvento della plastica questi oggetti sono stati soppiantatati da questo materiale, ahimè, anche inquinante, ma indispensabile per creare nuovi e più moderni oggetti.

Lo scrivano
Antichi mestieri

Una scena del film “Miseria e nobiltà”

Chi non ricorda un’altra celebre scena di un famosissimo film, “Miseria e nobiltà“, in cui Totò, che interpreta lo scrivano Felice Sciocciammocca, caccia in malo modo un uomo che gli aveva commissionato una lettera che terminava con: «Mandame nu poco de solde, perché nun tengo nemmeno i soldi per pagare la lettera a lu scrivano ca me sta scrivenno la lettera presente!»? Pensate a questa scena oggi: chi pagherebbe uno scrivano per farsi scrivere una lettera da inviare ad un parente lontano? Nessuno, o quasi. Gli analfabeti sono pochissimi. E, inoltre, per comunicare con qualcuno che è lontano non si usano quasi più le lettere, ma le e-mail. Internet ha accorciato la distanza tra le persone. Lo scrivano è oggi, piuttosto, un impiegato addetto alla stesura di documenti d’ufficio. Ma lavora con il computer.

Conoscevi questi antichi mestieri? In questo articolo, te ne abbiamo fatti conoscere ben quattro! Il mondo del lavoro è in continuo mutamento e queste vecchie professioni non vengono più tramandate di generazione in generazione, come avveniva molto tempo fa, quando si attribuiva molta importanza al lavoro artigiano. Pensate che tra gli antichi mestieri qualcuno annovera persino quello del sarto! Noi dell’Auser Trani proponiamo un corso di sartoria sociale in cui anziani e giovani collaborano insieme per non perdere questa abilità artigiana. Ti interessa? Contattaci.