Il turismo sociale è diventato un importante strumento per combattere la nuova pandemia, infatti, se da un lato il covid è stato distruttivo per la socialità, d’altra parte può aver rappresentato un’occasione per delle iniziative di solidarietà che permetteranno di ripartire attraverso le varie risorse in campo ed i sovvenzionamenti a favore di un piano di sviluppo.
Il turismo sociale: ripartire dall’ambiente e dalla solidarietà
Il settore turistico durante questa bruttissima fase della nostra vita è stato messo in ginocchio.
Dopo la pandemia rilanciare il settore in questione sarà fondamentale.
Il turismo sociale è un ottimo ambito da cui ripartire. Esso si preoccupa di garantire la possibilità di
viaggiare e sviluppare un’esperienza turistica anche a chi fisicamente o economicamente non potrebbe e non ha fini di lucro.
Inoltre, è rivolto alla tutela dell’ambiente e al rispetto dei luoghi ormai per la maggior parte contaminati dal turismo di massa, ed è quindi incentrato sulla sostenibilità.
Il valore morale è alla base delle associazioni che si occupano di turismo sociale; una forma importante quanto tutte le altre tipologie più conosciute.
Il turismo è in quest’ottica inteso come un momento di incontro, relazione e socializzazione non solo tra persone, ma anche tra culture e luoghi diversi. Un viaggio si trasforma in una vera e propria esperienza di vita che delinea la personalità e l’identità del singolo in relazione ad un gruppo.
Turismo sociale: Le imprese
Fare impresa sociale al Sud, soprattutto in questa fase, ha un valore aggiunto. La scelta imprenditoriale, infatti, è preceduta e accompagnata da un’esigenza sociale, così come il perseguimento del bene individuale, del profitto – legittimo – dell’imprenditore, cede il passo al all’interesse generale del gruppo che, in quanto organizzazioni di Terzo settore, riguarda la comunità.
Per l’impresa sociale il legame è alla base della sua stessa azione.
Questa premessa è funzionale a comprendere meglio la situazione attuale che caratterizza il “fare impresa” sociale al Sud. Il 50% delle imprese sociali italiane, infatti, si trova proprio nelle regioni meridionali.

Il legame con la comunità, il
“fare insieme”, il provocare la
“partecipazione”, che sono le premesse del Terzo settore, rappresentano in questo momento un fattore critico per tutte le organizzazioni comprese le imprese sociali.
Particolarmente per chi opera nell’ambito del turismo, un settore che, come sappiamo, è messo a dura prova dalla crisi innescata dall’emergenza sanitaria, dalla fase di incertezza e dalle prospettive non proprio rosee.
Ma l’obiettivo di comunità e l’esigenza di coesione sociale, da “criticità” possono rappresentare, al contrario, una risorsa e un’alternativa nel ripensare l’offerta turistica.
Per farlo bisogna valutare l’importanza dei legami sociali e il valore della solidarietà che ritroviamo in tante esperienze di impresa sociale in ambito turistico.
Fare turismo sociale al Sud vuol dire proprio questo, proporre non solo un servizio o una esperienza di turismo culturale, ambientale e sostenibile, ma condividere una visione e un processo di godimento del territorio che rappresenta una specificità.
Naturalmente, è vedere il bicchiere mezzo pieno perché le difficoltà sono tante, ma è necessario partire da qui e porsi con ottimismo (tipico delle associazioni di Terzo settore) e fiducia verso il futuro.
In conclusione il turismo sociale è diretto a quelle persone che lo praticano per vari motivi: economici, fisici, culturali, politici e religiosi.
Per sperare in una ripresa in tempi rapidi è necessario ripartire in sicurezza rispettando le apposite norme.
Infatti, ci sono dei circoli spesso frequentati da persone anziane e famiglie con bambini che rappresentano i soggetti maggiormente fragili.
In questi luoghi, inoltre, si svolgono attività diverse per ogni singola realtà, bisognerebbe pertanto adottare protocolli specifici.
Il turismo sociale può essere quindi visto come il modo di ripensare ad una vicinanza fisica ma anche sociale in grado di comunicare nuovamente dei valori importanti.
Se stai pensando di viaggiare in sicurezza e di farlo nell’ottica del rispetto dell’ambiente e dei valori principali della nostra comunità,
contattaci.
L’articolo è stato scritto dai nostri volontari:
- Gabriella;
- Federica;
- Roberto;
- Michele;
- Erika.
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